FINALE DI PARTITA
di Samuel Beckett
Allestimento da scacchiera per pedine e due giocatori
diretto e interpretato da Teatrino Giullare
scenografie e figure Cikuska
maschere Fratelli de Marchi
Hamm è il re in questa partita a scacchi persa fin dall'inizio.
Nel finale fa delle mosse senza senso che soltanto un cattivo giocatore farebbe.
Un bravo giocatore avrebbe già rinunciato da tempo.
Sta soltanto cercando di rinviare la fine inevitabile.
S. Beckett
Uno spettacolo rivelazione, vincitore del Premio Nazionale della Critica e Premio Speciale Ubu, una partita a scacchi tra attori-giocatori che muovono le pedine e pedine-personaggi che muovono una delle storie più significative ed enigmatiche della drammaturgia del Novecento.
La rappresentazione è una sinfonia di mosse e contromosse, botte e risposte, pause, riflessioni, sospiri, rinunce.
L’affinità tra il contenuto del testo e il gioco degli scacchi è stata manifestata dallo stesso Beckett e il finale di partita è la terza e ultima parte dell’incontro nel gioco degli scacchi.
Una fase distinta dal ridotto numero di pezzi superstiti sulla scacchiera e dal fatto che il re non è più soltanto un pezzo da difendere ma diventa anche una figura di attacco.
le recensioni
teatrinogiullare
Dal 2005 la compagnia è impegnata nel progetto di sperimentazione l'artificio in scena che ha prodotto gli allestimenti di Finale di Partita di Samuel Beckett, Alla Meta di Thomas Bernhard, Lotta di Negro e cani di Bernard-Marie Koltès e La Stanza di Harold Pinter.
L’indirizzo è l’indagine contemporanea di alcune fondamentali opere del Novecento tramite una visione inedita che sperimenti l’uso di artifici e filtri per ricercare ed esaltare la natura più intima dei testi.
La prima parte del progetto ha vinto il Premio Speciale UBU 2006 per la profondità d’interpretazione dei classici contemporanei ed ha riscosso un grande interesse di pubblico e critica.
La Compagnia debutta nel 1995 al Corso di Drammaturgia di Giuliano Scabia al Dams, Università di Bologna, con Alcesti di Euripide, seguono lavori su Aristofane (1996), Plauto (1997), la Commedia dell’Arte (1998), Shakespeare (2002) e scritture originali Re di bastoni Re di denari (1999), Fortebraccio contro il cielo (2003).
Nel 2009 ha allestito la prima rappresentazione italiana di Coco, testo inedito di Koltès dedicato a Coco Chanel. Il lavoro è proseguito con la creazione di un nuovo spettacolo con testo originale Coco.L'ultimo sogno (2011).
Ha pubblicato, presso la casa editrice Titivillus, il volume Giocando Finale di partita, visioni sull'allestimento da scacchiera del dramma di Samuel Beckett, presentazione di Giuliano Scabia (2006).
Teatrino Giullare ha svolto numerosi seminari e workshops teatrali, tra gli altri al DAMS, Università di Bologna, al Museo Argentino del Titere di Buenos Aires (Argentina), alla Facoltà di Belle Arti dell’Università di Smirne (Turchia), alla Darpana Academy of Performing Arts di Ahmedabad (India), al Museo delle Arti Applicate di Belgrado (Serbia), al Museo Moubarak de Il Cairo (Egitto), al Teatro Nazionale di Tirana (Albania), al Centrum Edukacji Kulturalnej di Varsavia (Polonia), al Festival Iberoamericano di Bogotà (Colombia).
Tra i vari riconoscimenti ricevuti il Premio per la Migliore Attrice al World Art Festival di Praga (2003), il Premio Nazionale della Critica (2006), il Premio Speciale Ubu 2006, il Premio della Giuria e Premio Brave New World per la regia al 47^ Festival Internazionale di Teatro MESS di Sarajevo (2007), il Premio Hystrio Altre Muse (2011).