Margherita Platè
Il progetto non parte da una storia, ma ne ha ospitate alcune per il momento.
Ci scambiamo con la violinista Francesca Crotti scritti che troviamo, i miei disegni, le sue note. L’ultima cosa che ha ospitato la gonna è stata a partire da una definizione di un vecchissimo libro di fisica. “Un corpo si dice in quiete se occupa costantemente la stessa posizione nello spazio. La quiete è assoluta se la posizione del punto è riferita allo spazio assoluto; è relativa se la posizione del punto è riferita ad altri punti considerati come fermi. In natura non vi è alcun punto in quiete assoluta”. Abbiamo riletto Alice nel Paese delle meraviglie, ma non siamo convinte di voler dare una storia precisa allo spettacolo, che di per se’ è stato immagini e musiche.
In effetti, non è dalle parole che è iniziato tutto.
Sotto la gonna si accende qualcosa. Una tempesta forse. C’è un violino. Un violino con molti riverberi. Un carillon che placa il violino. Ma il violino ricomincia e ogni volta che la musica cambia, cambiano le immagini sotto la gonna. Ci sono delle luci a disegnare. Poi delle ombre. Una sfera luminosa, piccola. Poi una grande, enorme e dentro c’è la violinista!
C’è un’altra figura. Ha il corpo di donna e la testa d’uccello. Con una capriola diventa un coniglio.
Lo spettacolo racconta di un istante, uno di quelli che dura moltissimo. E’ onirico, quasi delirante. Un violino, alcune ombre e qualche luce ci raccontano un istante lunghissimo. La percezione di un attimo, quella che la memoria è abituata a rimuovere. Lo sguardo trasognato che hai visto ieri sul tram.Francesca ioPierfrancesco
Il progetto non parte da una storia, ma ne ha ospitate alcune per il momento.
Ci scambiamo con la violinista Francesca Crotti scritti che troviamo, i miei disegni, le sue note. L’ultima cosa che ha ospitato la gonna è stata a partire da una definizione di un vecchissimo libro di fisica. “Un corpo si dice in quiete se occupa costantemente la stessa posizione nello spazio. La quiete è assoluta se la posizione del punto è riferita allo spazio assoluto; è relativa se la posizione del punto è riferita ad altri punti considerati come fermi. In natura non vi è alcun punto in quiete assoluta”. Abbiamo riletto Alice nel Paese delle meraviglie, ma non siamo convinte di voler dare una storia precisa allo spettacolo, che di per se’ è stato immagini e musiche.
In effetti, non è dalle parole che è iniziato tutto.
Sotto la gonna si accende qualcosa. Una tempesta forse. C’è un violino. Un violino con molti riverberi. Un carillon che placa il violino. Ma il violino ricomincia e ogni volta che la musica cambia, cambiano le immagini sotto la gonna. Ci sono delle luci a disegnare. Poi delle ombre. Una sfera luminosa, piccola. Poi una grande, enorme e dentro c’è la violinista!
C’è un’altra figura. Ha il corpo di donna e la testa d’uccello. Con una capriola diventa un coniglio.
Lo spettacolo racconta di un istante, uno di quelli che dura moltissimo. E’ onirico, quasi delirante. Un violino, alcune ombre e qualche luce ci raccontano un istante lunghissimo. La percezione di un attimo, quella che la memoria è abituata a rimuovere. Lo sguardo trasognato che hai visto ieri sul tram.Francesca ioPierfrancesco