Suggestioni e visioni da Hansel e Gretel. “... e alla fine i loro occhi si chiusero per la stanchezza”. Si tratta del secondo lavoro di ANCHE sulle paure: dell’abbandono che paralizza fisicamente, emotivamente e mentalmente; del limite sottile tra vittime e carnefici, del giudizio.
Le fiabe sono un terreno fertile per questa analisi, poiché da sempre si fanno portavoce dei disagi di un’epoca.
Le azioni si svolgono nello spazio angusto di un armadio, luogo di croce e delizia. Chissà quali misteri si nascondono oltre la sua porta.
Siamo in una casa “posta al limitare di un grande bosco”, tra la realtà e il sogno e su quella linea
sottile che segna il passaggio dall’infanzia all’età adulta.
E quella porta siamo sicuri che vuole e deve essere aperta? Tra i corpi umani vogliono prendere vita creature di diversa natura: marionette, costumi scenografici.
L’armadio è un piccolo teatro di legno, con parti commestibili, smontabile, che occupa uno spazio di m 1,5x1,5.
Questo studio si muove verso la ricerca di un linguaggio capace di parlare a tutti, bambini e adulti.
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