Teatro del Rimbalzo

BIANCA CORRE
da Biancaneve dei Fratelli Grimm
narrazione i attore, oggetti

con Ombretta Zaglio
regia di Irina Favaro
con la collaborazione di Adriana Zamboni

domenica 23 novembre ore 15,30 e ore 17,30
replica scolastica lunedì 24 novembre ore 14,30
dai tre anni
biglietto 5€
prenotazione on line
E LA LUNA SORRISE
spettacolo di narrazione di Fiabe
di e con Ombretta Zaglio

domenica 8 marzo UNICA REPLICA ore16
dai tre anni
biglietto 5€
prenotazione on line
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Bianca corre
Biancaneve è la fiaba che tutti credono di conoscere perché è stata rappresentata, ripresa, citata, interpretata, messa in parodia in mille film, spettacoli, aneddoti. Per molti Biancaneve è la protagonista del cartone animato della Disney, una donna-bambina cristallizzata in un'immagine piena di farfalle e cerbiatti, diventata poi icona popolare nei "nani da giardino". Sono pochi, invece, quelli che conoscono e hanno letto il racconto originale dei fratelli Grimm, la storia in cui nasce questa figura divenuta poi quasi proverbiale e dalle infinite incarnazioni. Una fiaba per bambini, certo, ma adatta anche agli adulti, con diversi possibili livelli di lettura, tutti da esplorare, e sorprendenti richiami all'attualità.
Da questa riproposizione analitica del testo originale è nata una narrazione che pone interrogativi, a volte non risolti.

Perché Bianca corre? Perché dice sempre di sì? Perché la sua innocenza suscita tanto l'amore come l'odio? Perché continua ad aprire la porta? La bellezza è benedizione o ossessione?
Dal punto di vista dell'allestimento Bianca corre mescola lo stile tradizionale della narrazione con le immagini rielaborate al computer e l'uso dei video e degli effetti sonori, in una scenografia che gioca sui colori base della fiaba – rosso, bianco, nero .
Il profumo delle mele offerte amabilmente da una vecchina che si aggira lentamente tra il pubblico (prima che lo spettacolo abbia inizio), mentre il suono di un temporale induce a chiedersi cosa stia accadendo, gli effetti sonori e il suono di un pianoforte che parte da melodie tratte dal repertorio classico , sono i suggestivi elementi che accompagnano lo spettatore attraverso un viaggio introspettivo tra il bene e il male.
Divertente, commovente, sottilmente inquietante, l'eterna storia dell'innocenza tradita e dell'invidia che finisce per distruggere se stessa rivive così in un'interpretazione insieme antica e innovativa, che tiene sempre presente la lezione di Italo Calvino, nella sua introduzione alle Fiabe Italiane… .
" [Le fiabe…] Sono prese tutte insieme, nella loro sempre ripetuta e sempre varia casistica di vicende umane, una spiegazione generale della vita, nata in tempi remoti e serbata nel lento ruminio delle coscienze contadine fino a noi; sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e una donna, soprattutto per la parte di vita che appunto è il farsi di un destino: la giovinezza, dalla nascita che sovente porta in sé un auspicio o una condanna, al distacco dalla casa, alle prove per diventare adulto e poi maturo, per confermarsi come essere umano... "

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E la luna sorrise
E' notte, un viaggiatore si perde nel bosco... gli fa compagnia la luna che appare rotonda e grassa di luce e il viaggiatore racconta... L'attesa centenaria del principe, la prigionia secolare del Genio, l'abbandono di Hansel e Gretel e il loro riscatto, la visionarietà della Piccola fiammiferaia, la lezione poetica di Gibran. Gli insegnamenti nascosti delle fiabe si rivelano in un'atmosfera poetica, senza intaccare il contenuto emozionale che le pervade; é un raccontare, non solo un interpretare, in cui prevale la relazione con lo spettatore.
Le fiabe presenti nello spettacolo appartengono quasi tutte al repertorio tradizionale (Grimm, Perrault, H.Andersen, Calvino, Le mille e una notte, Pitré, Tournier) rivisitato attraverso una ricerca che continua dal 1981 alla luce del contributo teorico di vari autori sul significato della fiaba (W. Propp, B. Bettelheim, I. Calvino, E. Fromm, M. Dallari, A. Faeti, G. Rodari, Seung, M. Von Franz). L'attore, che si avvale della voce e della mimica, la musica dal vivo e i pochi oggetti di scena accentuano il gioco narrativo che di volta in volta assume aspetti differenti in relazione allo spazio, sia esso teatro o aula, e allo spettatore, sia esso bambino o adulto. I brani realizzati con fisarmonica e organetto diatonico attingono alla musica tradizionale europea, in particolare all'area celtica e mediterranea.

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