Merceria Barbagli
Merceria Barbagli si forma nel 2007 attorno al comune fascino per il teatro di figura. I cinque componenti iniziali, provenienti da esperienze diverse (scultura, letteratura, fotografia), trovano nel teatro delle ombre una felice possibilità di mescolare le loro diverse attitudini. Le loro storie traggono spunto dal vissuto quotidiano, proiettano sogni o ricordi di infanzia, cercando sempre l'ironia e la magia. Di "Riluce l'ombra", il loro primo spettacolo, hanno all'attivo numerose repliche in Italia e Francia; hanno presentato lo spettacolo "Temi per tasti neri" al Festival Immagini dell'Interno '09. Lo spettacolo "E allora parto!" ha partecipato nel 2011 all'EuroPuppetFestiValSesia. Nel gennaio 2012 collaborano con il regista Marte Costa allo spettacolo "Odisseo dodici passi adesso", presentando un connubio fra attori e ombre. Nell'ottobre 2012 prendono parte al Progetto Cantiere per il festival Incanti di Torino, presentando uno spettacolo di ombre e lettura, "I tre linguaggi", racconto liberamente ispirato a una rielaborazione di un racconto dei fratelli Grimm di Dacia Maraini.
Merceria Barbagli si forma nel 2007 attorno al comune fascino per il teatro di figura. I cinque componenti iniziali, provenienti da esperienze diverse (scultura, letteratura, fotografia), trovano nel teatro delle ombre una felice possibilità di mescolare le loro diverse attitudini. Le loro storie traggono spunto dal vissuto quotidiano, proiettano sogni o ricordi di infanzia, cercando sempre l'ironia e la magia. Di "Riluce l'ombra", il loro primo spettacolo, hanno all'attivo numerose repliche in Italia e Francia; hanno presentato lo spettacolo "Temi per tasti neri" al Festival Immagini dell'Interno '09. Lo spettacolo "E allora parto!" ha partecipato nel 2011 all'EuroPuppetFestiValSesia. Nel gennaio 2012 collaborano con il regista Marte Costa allo spettacolo "Odisseo dodici passi adesso", presentando un connubio fra attori e ombre. Nell'ottobre 2012 prendono parte al Progetto Cantiere per il festival Incanti di Torino, presentando uno spettacolo di ombre e lettura, "I tre linguaggi", racconto liberamente ispirato a una rielaborazione di un racconto dei fratelli Grimm di Dacia Maraini.
I Tre linguaggi
Gioioso è il classico ragazzino a cui non interessa stare chino sui libri o competere per arrivare alla meta; genio e al contempo ingenuo, ama piuttosto perdersi nel bosco e trascorrere le sue giornate a giocare con linguaggi sconosciuti, imparando così a comunicare con gli animali. Il mondo adulto non è però pronto ad una realtà così diversa dall'ordinario vissuto quotidiano. Il protagonista incompreso riuscirà però, dopo aver affrontato ostacoli e vessazioni, a giungere alla libertà, portando gioia e fortuna intorno a sé, dimostrando come la diversità possa, in alcuni casi, addirittura salvare una vita. Tre linguaggi sconosciuti, o semplicemente relegati nel "dimenticatoio" dai più, ci accompagnano nella magia della crescita, talvolta crudele quanto meravigliosa, attraverso una tra le più sottili abilità dell'uomo: l'arte del Comunicare. Liberamente tratto da un racconto di Dacia Maraini
Gioioso è il classico ragazzino a cui non interessa stare chino sui libri o competere per arrivare alla meta; genio e al contempo ingenuo, ama piuttosto perdersi nel bosco e trascorrere le sue giornate a giocare con linguaggi sconosciuti, imparando così a comunicare con gli animali. Il mondo adulto non è però pronto ad una realtà così diversa dall'ordinario vissuto quotidiano. Il protagonista incompreso riuscirà però, dopo aver affrontato ostacoli e vessazioni, a giungere alla libertà, portando gioia e fortuna intorno a sé, dimostrando come la diversità possa, in alcuni casi, addirittura salvare una vita. Tre linguaggi sconosciuti, o semplicemente relegati nel "dimenticatoio" dai più, ci accompagnano nella magia della crescita, talvolta crudele quanto meravigliosa, attraverso una tra le più sottili abilità dell'uomo: l'arte del Comunicare. Liberamente tratto da un racconto di Dacia Maraini