Verso Casa
con Alessandro Nosotti
scritto e diretto da
Daniel Gol, Laura Marchegiani e Alessandro Nosotti
Un attore ci racconta, attraverso l'utilizzo di oggetti evocativi e fotografie custodite con cura, la vicenda di due personaggi anziani, teneri e comici, forse due nonni. Questi si provocano, violano i reciproci spazi pur di ottenere ciò che vogliono. Come bambini capricciosi si nascondono, fuggono, si infuriano, esagerano, si mettono alla prova e soprattutto si divertono.
Due mondi diversi, molto vicini e infinitamente lontani, chiusi ciascuno nel proprio sicuro e invisibile confine
Due spazi separati, due essenze che si mostrano nel dipanarsi della loro semplice ed eloquente quotidianità.
L'ironia e l'incanto, la leggerezza e il gioco si incontrano con semplicità, in una danza di oggetti, immagini, musiche e movimenti. L'elemento sonoro dialoga con l'attore in scena, diviene personaggio in quanto portatore di contenuti e sensazioni, così come lo spartito visivo che ne scandisce il percorso.
LINGUAGGIO UTILIZZATO
Verso casa è un lavoro che non utilizza la parola come strumento di comunicazione.
La vicenda è narrata attraverso un espressivo ed attento lavoro corporeo dell'attore, che crea un viaggio visivo rendendo semplici fotografie, tridimensionali e vive, utilizzando gli oggetti, la musica e la luce in scena come compagni preziosi nel racconto di un viaggio di incontro .
L'interprete ci presenta i personaggi attraverso il ricordo dei loro gesti quotidiani, ce li racconta nella loro piacevole imperfezione.
L'oggetto assume un ruolo fondante sia in termini narrativi, divenendo personaggio della vicenda, sia per il valore simbolico di cui è portatore.
All'interno della narrazione sono presenti oggetti con caratteristiche differenti che rappresentano emozioni, essenze diverse e opposte tra di loro, e consentendo una chiarezza del messaggio adatta anche alla giovanissima età.
Il senso, l'interpretazione del racconto si presta a livelli differenti di complessità nella sua lettura, consentendo a età diverse di trovare un proprio significato compiuto alla vicenda,
Lo spettacolo è seguito da una conversazione tra gli attori e il giovane pubblico,
uno scambio di pensieri, riflessioni, critiche e aprofondimenti
Teatrodistinto nasce nel 2003 dall’incontro di percorsi formativi differenti e complementari, che spaziano dal lavoro artistico finalizzato alla produzione scenica, fino a giungere al lavoro in ambito sociale, dove il linguaggio teatrale diventa strumento di riflessione e crescita.
Realizza laboratori di ricerca espressiva per adulti, ponendo forte accento sull’istinto creativo dell’individuo. I percorsi formativi di sperimentazione prediligono l’espressione corporea e la gestualità.
Particolare attenzione è rivolta ai giovani, con progetti finalizzati all’espressione emotiva. Dalla sua fondazione, Teatrodistinto collabora annualmente con Scuole pubbliche, Centri giovanili, Centri per disabili.
Dal 2006 produce spettacoli per l’infanzia, ed è presente nelle principali rassegne e festival di teatro ragazzi.
Nel 2008 vince il Premio per miglior spettacolo di innovazione al Festival “Immagini dell’interno” ed è finalista a "Premio Scenario Infanzia" con lo spettacolo Kish-Kush.
Dal punto di vista creativo Teatrodistinto predilige un registro scarno ed allusivo, sia negli allestimenti che nella scrittura scenica.