Teatrino della Marignana
Lumi dall’alto. Corse clandestine in città

Di Gigio Brunello e Gyula Mòlnar

Regia di Gyula Molnar
Scenofonia di Lorenzo Brutti
Sculture di Gigio Brunello
Dipinti di Lanfranco Lanza
Musiche di Rosa Brunello eseguite da Rosa Brunello Quintet

sabato 16 aprile ore 21
Teatro di parola e di figura per pubblico adulto
biglietto 8€, under diciotto 6€
prenotazione on line
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Quando Kira mi raccontò questa storia, era incinta del primo bimbo.
Mi aveva fatto vedere il video del suo matrimonio: lei con lo sposo e gli invitati che percorrono velocemente i viali di un parco e guardano sorridenti in telecamera. Mi spiegò che quel video era un falso, l’avevano girato, di nascosto dai proprietari, in una villa veneta approfittando del giorno di chiusura del ristorante e grazie al giardiniere albanese loro amico.
Soldi per un matrimonio vero e proprio non ne avevano ma quel video serviva per far felici i parenti rimasti in Albania. E pensare che papà e mamma avevano già combinato un matrimonio con un cugino ricchissimo che viveva a Canadà.
Così cominciò a raccontarmi la sua storia fin da quando era partita in gommone col suo fratellino.

Dopo la Mestre operaia (Vite senza fine) e quella del Risorgimento (Teste calde) , a completare la Trilogia, uno spettacolo sui migranti e la città.

Così, senza retorica alcuna viene rivista l'epopea della comunità albanese di Mestre, attraverso la storia vera di una sedicenne arrivata dall’acqua in Italia con il fratellino con le proprie cose ben avvolte e sigillate nel nylon per preservarle dall'acqua. Brunello e Molnar creano per mezzo di un teatro poverissimo dove sono gli oggetti a prendere vita con l'immaginazione dello spettatore uno spettacolo di rara potenza poetica ed evocativa. Mario Bianchi - Eolo


spettacolo che nella sua estrema semplicità comunicativa ha veicolato sfaccettature filosofiche capaci di riportarci al senso più profondo del teatro, in cui tutto diventa possibile quando l’invenzione e la finzione diventano linguaggio condiviso e in cui viene dimostrato come la genialità ideativa e creativa non ha bisogno di grandi mezzi scenografici quando un attore ha cose da dire. Emanuela Dal Pozzo Traiettorie